Uno sguardo al passato e un pensiero al futuro
Nicholas Bettoni ha raccontato ai “microfoni” del BSC Rovigo la sua esperienza nel mondo del baseball, da quando ha iniziato a quando porterà i suoi figli sul campo sportivo di via Vittorio Veneto.
“Quando nel 2000 ho iniziato a giocare a baseball, grazie a mio papà, il campo si trovava in via Bramante e io ero stanco di praticare nuoto, così nell’inverno di quell’anno mi sono avvicinato a questo sport e non sono più riuscito ad allontanarmi!” afferma Nicholas; “non ho più messo piede fuori da questo mondo perché per me baseball significa divertimento, amici, risate e spensieratezza ma anche confronto, aiuto, sostegno e sacrificio nei confronti dei miei compagni e di me stesso. Questo sport mi fa sentire completo e ho avuto la fortuna di trovare persone stupende e creare legami molto forti e importanti con alcune di loro.” Per Nicholas la società sportiva Baseball Softball Club Rovigo è più percepita come famiglia che come società sportiva e afferma di sentirsi a casa, nonostante ora viva a Ferrara. “Per motivi familiari mi sono trasferito a Ferrara e per qualche anno ho dovuto “appendere le scarpe al chiodo” salutando il baseball, ma sapevo che era solo un arrivederci. A Ferrara ho praticato per alcuni anni calcio partecipando a campionati giovanili e a fasce di 3°-2° categoria ma quando ho capito che la Spal non avrebbe puntato su di me, ho ripreso a giocare a baseball con la squadra amatoriale della città Estense.” Secondo Nicholas giocare con più squadre gli ha permesso di crescere nel gioco e il confronto con più giocatori, di livelli diversi, lo ha fatto maturare e ritrovare quindi la voglia di alzare il suo livello di gioco e tornare a “casa”, ovvero a praticare sport nel BSC Rovigo nel 2018.
“Ricordo che la prima volta che ho giocato è stato nel 2001 al torneo “Winter League” di Rovigo, quello che ho provato in quel momento è stato un sentimento di tensione, accompagnata dalla paura di sbagliare e di non essere all’altezza degli altri. Solo grazie agli aiuti dell’allenatore Fidel (storico allenatore cubano della società sportiva del polesine che ora è tornato oltre oceano per godersi la “pensione” e fare il nonno al 100%) sono riuscito a superare queste paure e difficoltà, quando dicevo che per me il BSC Rovigo è come una famiglia intendevo proprio questo: praticare sport in Tassina è appagante e si trova sempre qualcuno pronto a spronarti a migliorare e a dare il meglio di te. Lo stesso anno ho giocato la finale 1°-2° posto nel torneo di Rovigo contro la squadra amica ed eterna rivale del baseball rodigino: San Martino di Buon Albergo (VR).
Ultimo inning, io in battuta, punto della vittoria in terza base, esito: strike out.
Inutile dire che mi sono messo a piangere e pensavo che per colpa mia avessimo perso la partita ma i miei compagni di squadra, che per me sono come dei fratelli, sono stati in grado di farmi tornare il sorriso e non mi sono abbattuto.” Grazie ai suoi compagni di squadra e agli allenatori Nicholas ha continuato ad allenarsi duramente fino a essere convocato nelle rappresentative regionali negli anni 2002 e 2003 assieme al noto Filippo Crepaldi, per gli amici “Pippo”, che ora è lanciatore della formazione Fortitudo Baseball Bologna – laureatasi campione d’Italia nel 2020 – e Lorenzo Malengo che ora è l’allenatore del BSC Rovigo.
Conclude il suo racconto affermando “Una delle esperienze più belle e particolari che ricordo è l’aver avuto la possibilità di giocare in squadra insieme a mio papà, rendendo il gioco anche un momento di unione padre-figlio. Mi piacerebbe provare la stessa situazione, vedendola però “recitando” un altro ruolo: quello del padre; uno dei miei desideri infatti, oltre a voler rimanere parte della società il più a lungo possibile, è poter portare al campo i miei figli in futuro e perché no, magari allenarli e giocare insieme a loro.”