Figlio d’arte e nato in campo
Se avete frequentato la Tassina almeno una volta avete capito di chi stiamo parlando: Lorenzo Taschin. Il giovane prospetto rodigino è uno di quei ragazzi che si definisce “nato in campo”, perché si è avvicinato allo sport ed ha mosso i primi passi nel baseball già da giovanissimo ed è figlio di due sportivi; infatti non solo il padre è un volto noto sui campi da baseball di tutta Italia, ma anche la madre era una giocatrice di softball.
Lorenzo ci racconta come si è avvicinato a questo sport: “Ho iniziato a praticare sport da piccolo perché entrambi i miei genitori erano sportivi e immediatamente è entrato a far parte della mia vita. Ho cominciato infatti a giocare a baseball non solo al campo, perfino nelle piazze e nei parchi della città. Con mio fratello non è mai mancata l’occasione di usare mazza e guantone… anche in casa… – afferma -. Ho iniziato a praticare sport col minibaseball, dove ho trovato amici che mi avevano convinto ad iscrivermi. Grazie allo sport ho conosciuto anche altri bambini coi quali tutt’ora sono amico e ancora mi diverto a giocare con loro in under 18, proprio come facevamo da piccoli.”
Come citato prima, “Tasca” ha iniziato a praticare sport da molto piccolo e ha sempre frequentato i campi da baseball in Italia e non solo; infatti ha partecipato a diverse manifestazioni sportive anche all’estero. Ci ha raccontato di una di queste esperienze: “nel 2016 con la selezione Veneto ho vinto il Torneo delle Regioni, aggiundicandoci così un posto per la qualificazione europea a Kutno, dove però non siamo riusciti a staccare il biglietto per gli Stati Uniti perdendo all’ultimo inning la finale contro la selezione della Repubblica Ceca”. Si sa che la vita di chi pratica sport è fatta di gioie e sconfitte e Lorenzo può raccontare di aver vissuto tanti bei momenti grazie allo sport.
Nel 2019 è stato selezionato tra i 90 prospetti di tutta Europa per partecipare a un camp organizzato dalla Major League Baseball, in parallelo alle “London Series” e riporta con gran stupore e un po’ di incredulità quanto segue “un giorno i miei compagni di squadra e io siamo stati accompagnati dagli allenatori ad assistere al bacting practice di una delle partite che hanno disputato i Boston Red Sox contro i New York Yankees, era talmente bello da non sembrarmi reale!”.
Parliamo dell’anno 2020, in cui Lorenzo, a soli 17 anni, con la sua squadra ha vinto la promozione in serie A2; squadra giovane ma che allo stesso tempo è composta da atleti che lo hanno visto crescere sportivamente e fuori dal campo di gioco. Ciò che ha provato la descrive come una “emozione unica” perché aveva assistito alla promozione storica del Rovigo in serie A2 nel 2009; ora è riuscito a vivere queste emozioni provandole in prima persona, e non solo dagli spalti. È proprio da spettatore che ha trovato la sua routine prima di entrare nel box di battuta e riferisce “prima di andare a battere mi batto con la mazza sul caschetto; lo faccio perché da piccolo c’era un giocatore molto forte del Rimini che faceva questo gesto prima di andare in battuta, da lì ho deciso di farlo anche io e ormai è diventata la mia routine”.
Nel 2020 Lorenzo è stato anche convocato dal manager John Cortese per i raduni della nazionale U18 “sì, è vero, abbiamo svolto alcuni raduni in preparazione al Campionato Europeo di categoria che – covid permettendo – si svolgerà dal 5 all’11 luglio 2021 nelle Marche. Questo torneo avrà la funzione di qualificazione per la Coppa del Mondo di Baseball U-18. Spero che quest’anno si possa giocare il campionato e che ci permettano di disputare anche l’europeo in quanto lo trovo un modo per crescere (non solo sportivamente parlando), per confrontarmi con altri giocatori e soprattutto perché praticando sport mi diverto”.