Dall’animazione estiva alla serie A2
Alessandro Frigato ci racconta come si è avvicinato al suo sport: il “meraviglioso gioco del baseball”, come lo definisce il noto bassista del gruppo “Elio e le Storie Tese” Faso. “Ho iniziato a giocare a baseball nell’estate del 2008 quando avevo 8 anni. Ho “scoperto” questo sport grazie all’animazione estiva perché una volta a settimana ci portavano al campo da baseball a giocare, e da quel momento ho deciso di provare dato che, ricordo ancora, mi piaceva troppo andare a battere e mi divertiva molto.” dice Alessandro.
Sono 12 anni che Ale si allena e gioca a Rovigo, non ha mai cambiato squadra se non per qualche torneo estivo ma afferma “nel 2012, 2014 e 2015 ho giocato alcuni tornei con il “progetto verde azzurro “- una sorta di “asilo” della nazionale di baseball -. I primi due anni abbiamo giocato il “Mondial Hit” a Nettuno e l’ultimo ad Atri; sono state delle interessanti occasioni per divertirmi a giocare lo sport che mi piace e conoscere ragazzi e allenatori nuovi, quindi anche mentalità di gioco diverse e altri metodi di allenamento.”
Proprio nel 2015 Alessandro ha fatto il suo debutto in serie B e riporta quanto segue “Con la serie B ho iniziato a giocare le prime volte nel 2015 e poi “ufficialmente” nel 2016. Ricordo che un anno siamo arrivati a giocare la finale di Coppa Italia, nonostante mi sia divertito, perché a giocare a baseball mi diverto sempre, siamo rimasti un po’ con l’amaro in bocca perché ci siamo classificati secondi; il livello di gioco era molto alto.”; si sa che arrivare secondi non piace a nessuno, ma la stagione scorsa Alessandro coi suoi compagni di squadra non solo si è divertito, ha pure vinto la promozione in serie A2.
Ale, classe 2000, racconta di non avere un vero e proprio rituale prima di entrare in campo, bensì ogni volta che entra nel box di battuta e afferma: “una volta arrivato sul box, devo sempre sistemare la terra rossa prima passandoci sopra col piede sinistro e poi col destro, perché mi fa sentire come se in quel momento quel piccolo spazio fosse solo mio.”
Nonostante Alessandro ricopra diversi ruoli in difesa, la sua parte preferita del gioco e il momento in cui si diverte di più continua a essere la battuta. Essendo lui mancino ci racconta anche un piccolo aneddoto: “Mi è sempre piaciuto essere mancino perché è una cosa che mi distingue da tutti siccome, come si sa, nel mondo del baseball di mancini in una squadra ce ne sono pochi. Mi è sempre piaciuto anche quando, fin dalle giovanili, mi presentavo in battuta e le squadre avversarie gridavano “mancinooo”, cambiando quindi posizione nel campo” nonostante le squadre avversarie cambino formazione quando Alessandro va a battere, devono fare comunque i conti con un battitore di potenza, la quale più grande potenza è, come dice lui stesso nelle prime righe dell’articolo, che quando è in battuta si diverte.