Con Zago il BSC Rovigo corre per il Consiglio regionale Fibs
Nel prossimo Consiglio regionale della Fibs potrebbe esserci ancora un esponente del Baseball Softball Club Rovigo. E’ questa l’ambizione della società rossoblù che, dopo il mandato di Lucio Taschin, ha già pronto un nuovo candidato per recitare una parte importante nella “stanza dei bottoni” del batti e corri veneto. Si tratta di Lorenzo Zago, per tutti ‘Lole’, colonna portante del Baseball Softball Club Rovigo da quasi trent’anni. Una figura di grande esperienza che, smessi i panni di giocatore, è pronta a dare il suo contributo a livello dirigenziale e amministrativo anche a livello regionale.
“Ho iniziato a giocare a baseball nel 1979 e ho smesso solo lo scorso anno quando ho disputato il mio ultimo campionato con la squadra amatori del Baseball Softball Club Rovigo – spiega Lorenzo Zago, che a Rovigo è anche stato pioniere e promotore degli sport gaelici, al punto da diventare un apprezzato arbitro internazionale – Dal 1994 sono anche consigliere della società. Ora, avendo smesso di giocare, mi piacerebbe mettere a disposizione del movimento veneto tutta l’esperienza che ho maturato nel corso degli anni. Mi stimola l’idea di rimettermi in gioco in quello che potrebbe diventare il secondo tempo del mio percorso sportivo”.
Le elezioni sono in programma il 16 gennaio a Vicenza. Quattro i posti disponibili nel Consiglio federale. Con Zago corrono altri 10 candidati provenienti da società di tutto il Veneto. “Sarebbe molto importante poter confermare la presenza di un rodigino all’interno del Consiglio federale – spiega Zago, che spera di raccogliere a breve il testimone lasciato da Taschin – Secondo i parametri federali il Baseball Softball Club Rovigo è la prima società veneta e la quarta in Italia. Numeri importanti che ci inorgogliscono. Ho deciso di candidarmi anche per far sì che il nostro esempio sia condiviso con tutte le realtà del baseball e softball regionali. Mi piacerebbe portare a conoscenza di tutti i tanti progetti e le idee che animano la nostra società”. In primis le tante iniziative legate alla promozione del baseball e softball e al reclutamento di bambini e ragazzi. “E’ questa la nostra sfida più grande – prosegue Zago – Vogliamo far conoscere ancor di più la nostra splendida disciplina e far sì che i nostri campi siano sempre pieni di giovani, creando un continuo ricambio di forze che garantisca un futuro alle squadre di tutto il Veneto”.
Un obiettivo che in tempi di Covid non è affatto facile da centrare. “Siamo in una situazione delicata, se non stiamo vicini ai nostri ragazzi rischiamo di perderli per strada – sottolinea Zago – Anche se le attività in campo sono ferme, dobbiamo continuare a utilizzare i social e le tecnologie a nostra disposizione per garantire un continuo e diretto contatto con i giovani, non solo per gli allenamenti a distanza ma anche per incentivare una socializzazione che poi sarà fondamentale per la ripresa delle attività sul diamante. Noi del Baseball Softball Club Rovigo da questo punto di vista siamo stati bravi a organizzarci fin dalla scorsa primavera e non a caso siamo stati i primi a ripartire a maggio. Allo stesso tempo vanno mantenuti i contatti con gli sponsor e con chiunque sostiene le attività. Le comunità del baseball e del softball devono rimanere sempre vive”.
Alla base della candidatura di Zago poche ma chiarissime idee. “Il reclutamento di nuove leve deve essere la grande priorità – spiega – Per potenziarlo occorre rendere il baseball e il softball alla portata di tutti, promuoverli e farli conoscere attraverso convegni, incontri e dimostrazioni, ma anche introdurli in eventi locali come sagre di paese e fiere. Se sarò eletto nel Consiglio regionale il mio impegno sarà in questa direzione e fin da subito cercherò di trasmettere a tutte le società la voglia di tornare a giocare quanto prima, di riportare i nostri ragazzi in campo. Sono loro il nostro futuro del baseball e softball veneto. Non dimenticherò però le squadre amatoriali, che rivestono comunque un ruolo importante nel movimento: se si continua a giocare ancora a 40 e 50 anni significa che alla base c’é una straordinaria passione per la nostra disciplina, che va preservata e alimentata”.