Cresce il progetto del BSC Rovigo di promozione del baseball per ciechi
Prende sempre più forza il progetto rossoblù “Clutch BXC. Il suono del baseball” dedicato alla promozione del batti e corri per ciechi. Un’iniziativa ambiziosa ideata lo scorso anno dal Baseball Softball Club Rovigo con la collaborazione di AIBXC (Associazione italiana baseball per ciechi) e sostenuto grazie al bando proposto dalla Fondazione Vodafone, “OSO – Ogni sport oltre”. A cofinanziare il progetto anche uno dei principali partner del Baseball Softball Club Rovigo, Itas Assicurazioni, che non ha esitato a diventare sostenitore di un programma di grande spessore sportivo ma anche sociale e culturale.
Nonostante lo stop dettato dall’emergenza sanitaria, le attività di divulgazione nel corso dei mesi sono aumentate e anche il gruppo di atleti che si sta avvicinando alla disciplina è in crescita. Recentemente il Baseball Softball Club Rovigo ha ospitato sul proprio diamante i rappresentanti dell’Associazione italiana baseball per ciechi e la società dello Staranzano Bxc, giunti in Polesine proprio per conoscere gli atleti rodigini che stanno alimentando il progetto. Insieme si è fatto il punto sulla situazione e si sono ripassate tutte le regole del gioco, inoltre sono state testate le attrezzature acquistate grazie al bando “OSO – Ogni Sport Oltre”. Tra i più attivi nel sostenere l’iniziativa c’è sicuramente Daniele Marzana, referente per l’Unione italiana ciechi e punto di riferimento per il nuovo gruppo rodigino di atleti ciechi e ipovedenti.
Un po’ alla volta sta prendendo forma l’idea di integrare il neonato movimento rossoblù con quello messo in piedi dallo Staranzano Bxc, con l’obiettivo di unire le forze e magari raggiungere i numeri necessari per allestire una formazione che possa disputare vere e proprie partite anche nel diamante di via Vittorio Veneto. Il tutto senza mai dimenticare che la finalità del progetto va ben oltre l’aspetto sportivo: il baseball, così come qualsiasi altra disciplina, può diventare infatti una forma di condivisione sociale, uno strumento che consente di uscire dall’isolamento che purtroppo alle volte un condizione di disabilità può generare.